Aus der Dante Alighieri, Divina Commedia (Canto quintoV) von Dante: Sí tosto come il vento a noi li piega, A mossi la voce: « O «O anime affannate, B venite a noi parlar, s’altri nol niega!». A Quali colombe dal disio chiamate B con l’ali alzate e ferme al dolce nido C vegnon per l’aere, dal voler portate; B cotali uscir de la schiera ov’ è Dido, C a noi venendo per l’aere maligno, D sí forte fu l’affetüoso grido. C «O « O animal grazïoso e benigno D che visitando vai per l’aere perso E noi che tignemmo il mondo di sanguigno, D se fosse amico il re de l’universo, E noi pregheremmo lui de la tua pace, F poi c’hai pietà del nostro mal perverso. E Di quel che udire e che parlar vi piace, F noi udiremo e parleremo a voi, G mentre che ’l vento, come fa, ci tace. F |