Petrarca, RVF 35 20px
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300pxSolo et pensoso i piú deserti campi vo mesurando a passi tardi et lenti, et gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio human l’arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti, perché negli atti d’alegrezza spenti di fuor si legge com’io dentro avampi: sì ch’io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch’è celata altrui. Ma pur sí aspre vie né sí selvagge cercar non so ch’Amor non venga sempre ragionando con meco, et io co’llui. 30pxA B B A A B B A C D E C D E Prima quartina
Seconda quartina
Prima terzina
Seconda terzina
dashedFRANCESCO PETRARCA: Canzoniere. Hg. von Marco Santagata, Milano: Mondadori, 1996, S. 190-193. rotVariantenSonetto caudato BspSonetto caudatoSonetto caudato Bsp“Deh fammi una canzon, fammi un sonetto” mi dice alcun ch’ha la memoria scema, e parli pur che, datomi la tema, i’ ne debba cavare un gran diletto. Ma e’ non sa ben bene il mio difetto né quanto il mio dormir per lui si strema, ché prima ch’una rima del cor prema, do cento e cento volte per lo letto. Poi lo scrivo tre volte a le mie spese, però che prima corregger lo voglio che ’l mandi fuor tra la gente palese. Ma d’una cosa tra l’altre mi doglio: ch’i’ non trovai ancora un sì cortese che mi dicesse: “Te’ il denai’ del foglio”. Alcuna volta soglio essere a bere un quartuccio menato e pare a loro aver soprapagato. (Antonio Pucci) dashedAus: BELTRAMI, Pietro G.: La metrica italiana. Bologna: Il Mulino, 1994, S. 251.
Sonetto rinterzato BspSonetto rinterzatoSonetto rinterzato BspO benigna, o dolce, o graziosa, o del tutto amorosa madre del mio Signore e Donna mia, ove fugge, ove chiama, o' sperar osa l'alma mia bisognosa, se tu, mia miglior madre, haila in obbria? Chi, se non tu, misericordïosa? chi saggia o poderosa o degna in farmi amore e cortesia? Mercé dunque, non più mercé nascosa né païa in parva cosa; ché grave 'n abondanza è carestia, Né sanarìa la mia gran piaga fera medicina leggera. Ma se tutta sì fera e brutta pare, sdegneraila sanare? Chi gran mastro, che non gran piaga chera? Se non miseria fusse, ove mostrare se porìa né laudare la pïetà tua tanta e sì vera? Convèn dunque miséra, a te, Madonna, miserando orrare. (Guittone d'Arezzo) dashedAus: LAVEZZI, Gianfranca: Manuale di metrica italiana. Roma: La Nuova Italia Scientifica, 1996, S. 154.
Sonetto minore BspSonetto minoreSonetto minore BspIl mio cuore è una rossa macchia di sangue dove io bagno senza possa la penna, a dolci prove eternamente mossa. E la penna si muove e la carta s'arrossa sempre a passioni nove. Giorno verrà: lo so che questo sangue ardente a un tratto mancherà, che la mia penna avrà uno schianto stridente... ... e allora morirò. (Sergio Corazzini) dashedAus: LAVEZZI, Gianfranca: Manuale di metrica italiana. Roma: La Nuova Italia Scientifica, 1996, S. 158.
Sonetto acrostico BspSonetto acrosticoSonetto acrostico BspArte de Amore e forze di Natura Non fur comprese e viste in mortal velo Tutte giamai, dapoi che terra e cielo Ornati for di luce e di verdura: Non da la prima età simplice e pura, In cui non se sentio caldo né gielo, A questa nostra, che de l'altrui pelo Coperto ha il dosso e fatta è iniqua e dura, Accolte non for mai più tutte quante Prima né poi, se non in questa mia Rara nel mondo, anci unica fenice. Ampla beltade e summa ligiadria, Regal aspetto e piacevol sembiante Agiunti ha insieme questa alma felice. (Matteo Maria Boiardo) dashedaus LAVEZZI, Gianfranca: Manuale di metrica italiana. Roma: La Nuova Italia Scientifica, 1996, S. 161.
Sonetto retrogrado BspSonetto retrogradoSonetto retrogrado BspMolti coltivan persona possente; donando acquista l’uomo sempre amici. Gradando spesso si trovan felici; tolti e sgradati cadono perdente. Involti son d’amici ricca gente; calando vanno allor povri mendici. Irando fansi piusor inimici; volti concordi fanno amor lucente. Natura di vertute si presenta; censo rifiuta zascun virtuoso; figura nuda virtute contenta. Compenso buon è voler amoroso; secura caritate Dio talenta; a censo divin nato è ’l caritoso. (Antonio da Tempo) dashedaus LAVEZZI, Gianfranca: Manuale di metrica italiana. Roma: La Nuova Italia Scientifica, 1996, S. 161-162. |