Angelo Polizano, Stanze per la giostra (Buch I, Oktaven 25-26): 20px5 10 15
300px300pxZefiro già, di be’ fioretti adorno, avea de’ monti tolta ogni pruina; avea fatto il suo nido già ritorno la stanca rondinella peregrina; risonava la selva intorno intorno soavemente all’ôra mattutina; e la ingegnosa pecchia al primo albore giva predando ora uno or altro fiore. L’ardito Iulio, al giorno acora acerbo, allor ch’al tufo torna la civetta, fatto frenare il corridor superbo, verso la selva con sua gente eletta prese el cammino (e sotto buon riserbo seguia de’ fedel can' la schiera stretta), di ciò che fa mestieri a caccia adorni, con archi e lacci e spiedi e dardi e corni. 30pxA B A B A B C C A B A B A B C C
dashedANGELO POLIZIANO: Stanze. Fabula di Orfeo. Hrsg. von Stefano Carrai. Milano: Ugo Mursia, 1988, S. 51-52. |