Dante Alighieri, Divina Commedia (Canto V, V. 78-96) 20px
80
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95 300pxSí tosto come il vento a noi li piega, mossi la voce: «O anime affannate, venite a noi parlar, s’altri nol niega!». Quali colombe dal disio chiamate con l’ali alzate e ferme al dolce nido vegnon per l’aere, dal voler portate; cotali uscir de la schiera ov’ è Dido, a noi venendo per l’aere maligno, sí forte fu l’affetüoso grido. «O animal grazïoso e benigno che visitando vai per l’aere perso noi che tignemmo il mondo di sanguigno, se fosse amico il re de l’universo, noi pregheremmo lui de la tua pace, poi c’hai pietà del nostro mal perverso. Di quel che udire e che parlar vi piace, noi udiremo e parleremo a voi, mentre che ’l vento, come fa, ci tace. 30pxX y Y A B a B B y Y d A A B C A B C Prima strofa
Seconda strofa
Terza strofa
Quarta strofa
Quinta strofa
Sesta strofa
dashedDANTE ALIGHIERI: ... |