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idHistorischer Überblick

Die endecasillabi sciolti sind erstmals im Mare amoroso, einem Kleingedicht von 300 Versen erotischen Inhalts, das im 13. Jh. verfasst wurde. Diese metrische Form erscheint im 14. und 15. Jh. selten, wird theoretisch erst im Cinquecento bearbeitet und verwendet. Gian Giorgio Trissino benutzte die endecasillabi sciolti in seiner Tragödie Sofonisba (1524) und in seinem Epos L’Italia liberata dai Goti. Trissino, Dichter und Theoretiker des sog. classicismo cinquecentesco, wählt klassische Gattungen – wie das Epos – aus, die in der Antike in Hexametern geschrieben wurden: Daher will er durch die endecasillabi sciolti den klassischen Hexameter wiedergeben. Der endecasillabo sciolto ersetzt somit die Oktave und die Terzine, die üblicherweise für erzählerische Gattungen verwendet wurden (vgl. Orlando Furioso, Trionfi usw.). Der endecasillabo sciolto aber setzt sich erst in den „kleinen“ Gattungen durch, z. B. in der Ekloge, in der Elegie, in der Satire (Luigi AlmanniAlamanni), in dem mythologischen Kleingedicht (Alamanni, Bernardo Tasso), in Lehrdichtungen (Alamannis Coltivazione, Le Api von Giovanni Rucellai) und in den Übersetzungen: z.B. in Annibal Caros Eneide (1581).

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idBeispiel 2

Aus der Eneide von Annibal Caro:

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Quell’io che già tra selve e tra pastori
di Titiro sonai l’umil sampogna,
e che, de’ boschi uscendo, a mano a mano
fei pingui e colti i campi, e pieni i vóti
d’ogni ingordo colono, opra che forse
agli agricoli è cara; ora di Marte
L’armi canto e ‘l valor del grand’eroe
che pria da Troia, per destino, a i liti
d’Italia e di Lavinio errando venne;
e quanto errò, quanto sofferse, in quanti
e di terra e di mar perigli incorse,
come il traea l’insuperabil forza
del cielo, e di Giunon l’ira tenace;
e con che dura e sanguinosa guerra
fondò la sua cittade, e gli suoi Dei
ripose in Lazio, onde cotanto crebbe
il nome de’ Latini, il regno d’Alba,
e le mura e l’imperio alto di Roma.
Musa, tu che di ciò sai le cagioni,
tu le mi detta. Qual dolor, qual onta
fece la Dea, ch’è pur donna e regina
de gli altri Dei, sì nequitosa ed empia
contra un sì pio? Qual suo nume l'espose
per tanti casi a tanti affanni? Ahi tanto
possono ancor là sù l’ire e gli sdegni?

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ANNIBAL CARO: ...