Die Form der Strophe definiert sich über das Versmaß, die Zahl der Verse und das Reimschema. Feste Strophenformen haben sich in Laufe der der Dichtung herausgebildet und wurden für bestimmte dichterische Gattungen verwendet (vgl. Gedichte fester Bauart: ottava, terzina).
Man unterscheidet zwischen:
Im Folgenden werden die in der italienischen Dichtung vorkommenden Strophenformen vorgestellt.
Distico
Der distico besteht aus zwei Versen unbestimmter Länge, die sich reimen. Es können beliebig viele Distichen aufeinander folgen.
Come pensoso in su un prato standomi,
E nelle bianche procession specchiandomi,
Compuosi e scrissi in grosso stil poetico,
In picciol’ora, questo mio dir metrico
Franco Sacchetti, Rime CCCI
Terzina
Diese Strophe besteht aus drei Versen , die sich reimen. Die terzina ist sowohl die autonome Strophenform, die z. B. Dante in seiner Divina Commedia verwendet, als auch zusammen mit der quartina eine Form, die in Sonetten gebraucht wurde.
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Dante Alighieri, Divina Commedia, Inf. 1, 1-6
Quartina
Diese Strophe besteht aus vier Versen, die sich durch unterschiedliche Reimschemata reimen. Im klassischen Sonett reihen sich zwei Quartetten und zwei Terzetten nacheinander.
Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono
di quei sospiri ond’io nudriva ‘l core
in sul mio primo giovenile errore
quand’era in parte altr’uom da quel ch’i’ sono,
del vario stile in ch’io piango et ragiono
fra le vane speranze e ‘l van dolore,
ove sia chi per prova intenda amore,
spero trovar pietà, nonché perdono.
Francesco Petrarca, RVF 1, 1-8
Sestina
Canto gli usi, i costumi, le vicende
e l’ire animalesche, e di nemiche
brutali schiere le battaglie orrende
che furo al tempo che le bestie antiche
possedean la ragione e la loquela,
cose che a noi dei tempi il buio cela.
Giambattista Casti, Gli animali parlanti
Ottava
Diese Strophe besteht aus acht Elfsilblern, von denen die ersten sechs durch Kreuzreime verbunden sind und die letzten zwei einen Paarreim bilden (ottava toscana, oder einfach ottava: ABABABCC); viel seltener ist die sogenannte ottava siciliana, die nur aus Kreuzreime besteht (ABABABAB).
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,
le cortesie, l’audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l’ire e i giovenil furori
d’Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano.
Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, 1, 1
Nona rima
Diese Strophenform, die sich nur im Gedicht L'intelligenza (XIII-XIV Jh.) finden lässt, besteht aus neun Versen: Dem Schema der Oktave wird ein Vers hinzugefügt.
Al novel tempo e gaio del pascore,
che fa le verdi foglie e’ fior venire;
quando li augelli fan versi d’amore,
e l’aria fresca comincia a schiarire;
le pratora son piene di verdore,
e li verzier cominciano ad aulire;
quando son dilettose le fiumane,
e son chiare sorgenti le fontane,
e la gente comincia a risbadire;
Anonimo, L’intelligenza
Decima rima
En rima greuf a far, dir e stravolger,
tut che de li savii eu sïa il men savio,
volgr’ il mio sen un poch metr’ e desvolger,
ché de ço far ai trop long temp stad gravio:
ch’el me conven sul lad dei plangent volger,
a cui Amor se mostra fello e sdravio,
che sempremai li soi destrusse e pugna;
und’eo tengn mat quel ch’in tal ovra frugna:
ché, quand el def bon guiderdon recever,
se non de mal aver se pò percever.
Auliver, Sirventés lombardesco